Casa reti L'infrastruttura iperconvergente vale l'hype?

L'infrastruttura iperconvergente vale l'hype?

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Anonim

Mentre le aziende corrono per realizzare la loro trasformazione digitale, il data center sta subendo una completa ristrutturazione della sua architettura. Molte aziende stanno migrando verso un approccio IT ibrido in cui i carichi di lavoro sono abbinati alla piattaforma appropriata che ottimizza l'esperienza dell'utente massimizzando al contempo il ROI. Al fine di raggiungere i maggiori livelli di agilità e flessibilità richiesti nell'attuale ambiente competitivo a livello globale, l'IT deve cedere i silos all'interno dell'impresa tipica che ha segmentato la sua capacità di agire come un'unica uniforme ecosfera fluida. (Per saperne di più sulla trasformazione digitale, dai un'occhiata a Cosa fare e cosa non fare della trasformazione digitale.)

La gestione IT deve anche cercare modi per ridurre il time-to-value della nuova infrastruttura riducendo i tempi di implementazione e semplificando le operazioni. Ciò consente alle unità aziendali di massimizzare le finestre di opportunità sempre più ridotte che possono contribuire direttamente alla redditività dell'azienda. Per soddisfare queste elevate aspettative, l'IT sta incorporando diverse tecnologie come il cloud computing, le reti definite dal software e l'infrastruttura iperconvergente (HCI).

Il data center basato su silo legacy

Fino a poco tempo fa, qualsiasi tentativo di trasformare l'IT all'interno di un'organizzazione era tradizionalmente definito da mesi, se non da anni. La maggior parte delle trasformazioni è iniziata dalla necessità di sostituire l'hardware di fine vita o di introdurre nuovi sistemi operativi ogni pochi anni. Queste vaste finestre temporali hanno permesso all'IT il lusso di impiegare fino a sei mesi per passare dalla nascita di un'idea all'implementazione.

L'infrastruttura iperconvergente vale l'hype?