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La trasformazione digitale (DX) è nelle menti di quasi tutti nel mondo degli affari in questi giorni. Come ha dimostrato l'improvvisa e rapida ascesa di Uber, al giorno d'oggi ci vuole poco più di un'app per cellulare per rovesciare interi settori di lunga data.
Ciò sta inducendo le aziende di ogni tipo e dimensione a rinnovare l'infrastruttura IT, aggiornare i processi, ristrutturare le proprie forze di lavoro e prepararsi in altro modo a un'economia guidata da servizi e applicazioni digitali anziché dai prodotti. Ma in mezzo a tutto questo hoopla, un certo numero di idee sbagliate stanno mettendo radici, portando alcuni top manager a farsi un'idea sbagliata di cosa sia il DX e inducendo infine ad adottare l'approccio sbagliato per una trasformazione di successo.
Mito 1: DX riguarda la tecnologia.
Richard Seroter, vice presidente del marketing di Pivotal, ha recentemente pubblicato su InfoWeek che, sebbene la tecnologia sia un fattore importante nel DX, non dovrebbe essere l'unico obiettivo del cambiamento. Cultura, processi, obiettivi e una miriade di altri fattori svolgono un ruolo e ciascuno di questi fattori influenzerà i cambiamenti negli altri.