Casa reti Che cos'è la codifica di codice complementare (cck)? - definizione da techopedia

Che cos'è la codifica di codice complementare (cck)? - definizione da techopedia

Sommario:

Anonim

Definizione - Cosa significa CCK (Complementary Code Keying)?

La codifica di codice complementare (CCK) è un metodo di modulazione utilizzato nelle reti locali senza fili (WLAN). CCK ha sostituito il codice Barker nelle reti digitali wireless nel 1999 per raggiungere velocità di trasmissione dati superiori a 2 Mbps, sebbene ciò a scapito di distanze più brevi. Le velocità di trasferimento dati più elevate sono il risultato di una sequenza di scheggiatura più corta in CCK, che è di 8 bit rispetto agli 11 bit nel codice di Barker. Ciò significa che c'è meno diffusione per ottenere velocità di dati più elevate, ma il segnale diventa più suscettibile alle interferenze a banda stretta, con conseguente riduzione della portata della trasmissione radio.

Techopedia spiega Complementary Code Keying (CCK)

La codifica di codice complementare è un miglioramento e una variazione di Mary Orthogonal Keying (MOK). Entrambi usano codici complementari polifase. CCK è il modulo di modulazione utilizzato nello standard 802.11b quando funziona a 5, 5 Mbps o 11 Mbps. CCK è stato scelto perché utilizza la stessa larghezza di banda approssimativa di MOK e può utilizzare la stessa intestazione e preambolo delle reti wireless da 1 e 2 Mbps preesistenti, facilitando così l'interoperabilità.


Le reti WLAN con specifica standard 802.11b utilizzano CCK per funzionare a 5, 5 Mbps o 11 Mbps nella banda di radiofrequenza da 2, 4 GHz a 2, 4835 GHz. Le WLAN che seguono lo standard 802.11g usano CCK quando funzionano a velocità 802.11be 54 Mbps. Queste WLAN utilizzano uno schema di modulazione più sofisticato chiamato multiplexing di divisione di frequenza ortogonale.


I codici complementari furono introdotti per la prima volta da Marcel Golay nel 1961. Questi codici sono insiemi di sequenze finite di uguale lunghezza o coppie di codici binari complementari.

Che cos'è la codifica di codice complementare (cck)? - definizione da techopedia